Il progetto ideato dallo scultore Marbal.
Il Giardino Botanico non è opera da potersi descrivere in poche righe e, nemmeno un volume ricco di pagine può trasmettere la marea di emozioni da cui si viene attraversati quando vi si entra. Ci sono sensazioni che difficilmente possono essere descritte, . . . devono essere provate in prima persona per poterle assaporare pienamente.
Il Giardino Botanico è il progetto al quale l'artista Marbal ha dedicato più anni della sua vita professionale (dal 1985 al 2008) e che tuttora lo vede impegnato nella manutenzione e nel rinnovo di determinate zone al suo interno.
In esso sono rappresentati gli ambienti floristici della pianura, della collina e della zona prealpina con alberi in miniatura e svariate essenze botaniche.
Inserito armoniosamente nel contesto vegetale è un anfiteatro in pietra utilizzato per la messa in opera di concerti in collaborazione con il Comune di Sernaglia della Battaglia (TV), la cui amministrazione si è sempre dimostrata sensibile e attenta per quanto riguarda l'organizzazione di eventi culturali.
Uno dei due anfiteatri costruiti all'interno del Parco.
Nella parte sud del Giardino Botanico si eleva una struttura semicircolare il cui punto centrale è in allineamento con le mura feudali del territorio: Mura di Credazzo (nord), Castello di Collalto (est), Rocca di Cornuda (ovest), e con la strada imperiale romana Claudia Augusta (sud).
Anche questa struttura funge da teatro e la sua inaugurazione è avvenuta nel giugno del 2008, in occasione del 90º anniversario della fine della Grande Guerra, con alcuni concerti.
Da questo teatro si dipartono dei raggi scolpiti nel terreno che vogliono richiamare il sole, inteso come fonte di energia e di vita.
I raggi del sole conducono idealmente al centro del Giardino Botanico dove si trova una macchia d'acqua sulla quale svetta una scultura in pietra costituita da un anello la cui funzione è quella di attirare le particelle solari e di convogliarle nel giardino.
Lo sguardo del visitatore si posa sulla macchia d'acqua, centro energetico di tutto il Parco Marbal.
Intorno alla macchia d'acqua è stata recentemente posta in essere un'opera che vede ricostruite in miniatura le Alpi, le sorgenti del fiume Piave, il decorso di quest'ultimo fino al suo sbocco nel Mare Adriatico. Naturalmente la flora che è stata introdotta è quella tipica di ogni fascia altitudinale.
Per l'importanza storico-ambientale del Giardino Botanico, lo scultore Marbal è stato insignito del Premio Altino (Venezia) nel 1994.
Foto aerea dell'opera portata a termine, la quale ha fatto sì che al maestro Marbal fosse conferito il Premio Altino nel 1994.
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